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Il futuro del Cloud: Spunti dalla CloudConf 2022

CloudConf

Eccoci qui, emozionati dopo aver partecipato all’evento CloudConf 2022 di Torino.

L’edizione di quest’anno, finalmente di nuovo in presenza dopo la pandemia di covid19, ha visto riunirsi presso il Centro Congressi Lingotto centinaia di professionisti e sviluppatori provenienti da tutta Italia.

Ora: cos’è la CloudConf? In poche parole: una giornata ricca di attività coinvolgenti, networking e conferenze dedicate al Cloud Computing. Tra i diversi argomenti (dallo sviluppo all’operatività), la sostenibilità e il green-computing sono stati sicuramente sotto i riflettori: l’obiettivo principale è stato quello di valutare strategie, azioni e scelte progettuali per garantire una migliore efficienza energetica delle soluzioni adottate quando si ha a che fare con il Cloud.

Entrando nel dettaglio, la giornata è iniziata con il keynote di apertura di F. Bertani, Associate Solution Architect @ AWS. Nel suo intervento “Good old serverless, now in sustainable green”, ha mostrato alla platea diverse tecniche per migliorare le prestazioni e ridurre i costi all’interno dell’ecosistema AWS Lambda serverless. Un punto di partenza interessante è l’uso di Rust per ridurre il footprint delle applicazioni, così come l’uso dei buoni vecchi profiler, in particolare AWS CodeGuru, dove l’uso di linguaggi basati su JVM è inevitabile.

Un altro intervento incentrato sull’efficienza energetica è stato quello di A. VIvaldi, DevOps Architect @ Vista Technology: “Osservabilità e sicurezza ai tempi dei container”. Vivaldi ha mostrato al pubblico come l’uso di eBPF possa ampliare enormemente gli orizzonti quando si tratta di osservabilità del sistema, senza compromettere le prestazioni.

Nelle sessioni successive sono stati affrontati molti altri argomenti. Solo per citarne alcuni, A. Messidda, Production Engineer di Meta, ha presentato nel suo interessante intervento “Similarity Detection in Online Integrity” l’evoluzione delle soluzioni per moderare i contenuti (soprattutto quelli visivi) all’interno delle comunità online. Ad esempio, Messidda ha mostrato le soluzioni di Machine Learning e Intelligenza Artificiale sviluppate da Microsoft e Meta per combattere gli abusi sessuali sui minori, il revenge porn e molte altre attività illegali.

Altrettanto interessante è stato il brillante contributo di W. Dal Mut, Solution Architect di Corley. Nel suo intervento “How to build a realtime system with AWS IoT Core”, Dal Mut ha descritto come implementare un sistema realtime (ad esempio un sistema di messaggistica), utilizzando una soluzione AWS opportunamente progettata per l’IoT, ma ugualmente applicabile a casi d’uso molto diversi dall’Industria 4.0 e dalla domotica. L’utilizzo di AWS IoT Core come server websocket completamente gestito dal Vendor, in particolare, porta a interessanti possibilità di integrazione.

Tra i contributi prettamente dedicati all’architettura e allo sviluppo, va segnalato quello di U. Lattanzi, Software Services Team Leader. Lattanzi ha mostrato le basi per sviluppare architetture scalabili a microservizi e orientate al cloud, sottolineando che una buona architettura è il risultato di un team che lavora insieme (architetto, cloud engineer, data engineer, security e dev leader), su un progetto in continua evoluzione. Il relatore ha anche condiviso la sua personale check-list utilizzata per valutare il design dei microservizi implementati dal suo team. Naturalmente, questo elenco non rappresenta una chiave di lettura che può essere utilizzata incondizionatamente per tutte le situazioni. Tuttavia, dovremmo prenderla come un buon consiglio.

Infine, ma non per questo meno importante, siamo rimasti colpiti da F. Sciuti, CEO di Devmy, anche se il suo intervento era più incentrato su argomenti di Front-end. In particolare, Sciuti si è addentrato nei meccanismi di funzionamento dei moderni browser: dalla complessità che si nasconde dietro la facilità d’uso alla sempre maggiore necessità di risorse hardware. E la connessione al Cloud? In questo caso si parla di “isolamento del browser”: una tecnologia che sta per affermarsi, in cui l’utente finale interagirà con il Web grazie a “browser leggeri” che si limiteranno a visualizzare e inviare le interazioni a un browser “centralizzato” (che potrebbe trovarsi nel cloud). Quest’ultimo gestirà il lavoro duro, garantendo un maggior livello di sicurezza all’interno delle intranet aziendali e un minor spreco di risorse.

Per saperne di più sulle tematiche principali dell’evento e sui relatori di spicco, visita il sito: https://2022.cloudconf.it/

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Autori: Simone Ripamonti, Team Lead Engineering @Bitrock – Danilo Ventura, Sr Software Engineer @ProActivity

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