Il mondo dell’IT è in continua crescita e con esso la domanda di energia. Questo crescente consumo di energia ha portato a un aumento delle emissioni di gas serra. Di conseguenza, il Green IT, un insieme di pratiche che promuovono un’informatica sostenibile dal punto di vista ambientale, sta diventando un argomento sempre più importante.In questa intervista esploreremo il concetto di Green IT, le sue sfide e le sue opportunità.
Insieme a Marco Veronese, COO di Bitrock, analizzeremo il Green IT e cercheremo di comprenderne le sfide e gli obiettivi principali, nonché il modo in cui aziende come Bitrock stanno aiutando le organizzazioni ad adottare pratiche IT sostenibili.
COS’È ESATTAMENTE IL GREEN IT E PERCHÉ NE SENTIAMO PARLARE COSÌ TANTO SUI MEDIA IN QUESTI TEMPI?
Prima di dare una definizione di Green IT, vorrei partire da una premessa per spiegare perché questi temi sono così diffusi nelle comunicazioni di oggi. Il mondo dell’informatica continua a permeare ogni aspetto della nostra vita; basti pensare a quanto tempo trascorriamo al cellulare o su applicazioni di ogni tipo durante la giornata, per lavoro o per piacere. La continua crescita dell’uso dell’IT è accompagnata da un aumento della potenza di calcolo nei centri dati, nel cloud computing, nei dispositivi elettronici e nei servizi digitali. Poiché tutto questo è alimentato dall’elettricità, le nostre abitudini aumentano la domanda di energia e di conseguenza le emissioni di gas serra (GHG).
Studi recenti dimostrano che la domanda di energia da parte dell’ ICT è attualmente compresa tra il 5 e il 9% della domanda globale totale. E le proiezioni sono preoccupanti: 20 percento entro il 2030, e c’è persino chi sostiene che entro il 2050 i soli centri dati informatici (cioè i data center e le nuvole) consumeranno fino a 1.000 volte più energia di oggi.
Con l’aumentare della consapevolezza dei problemi ambientali, è cresciuta anche l’attenzione per l’energia consumata dall’IT. È qui che entra in gioco il concetto di Green IT. Possiamo pensare al Green IT come all’insieme di pratiche che creano e utilizzano le risorse informatiche in modo sostenibile per l’ambiente. La Green IT è la disciplina che ci permette di creare un futuro sostenibile in cui le tecnologie ICT sono utilizzate in modo responsabile, efficiente e sostenibile per l’ambiente.
Un ultimo concetto che vorrei menzionare in questo contesto è il Green Coding: possiamo considerarlo una parte molto importante della Green IT, in quanto è la pratica di progettare e scrivere codice in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale.
PARLIAMO D EI CONSUMI LEGATI ALL’IA: QUALI RISCHI E OPPORTUNITÀ VEDE IN QUESTO SCENARIO E COME LE AZIENDE POSSONO AFFRONTARE QUESTA RIVOLUZIONE IN MODO SOSTENIBILE?
Non sarà certamente una partita facile: da un lato, le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale spingeranno le aziende a utilizzarla sempre di più nei loro processi produttivi: e questo richiederà ovviamente grandi investimenti per adattare le loro infrastrutture ICT.
Dall’altro, le aziende dovranno risolvere il problema dell’approvvigionamento energetico, che diventerà sempre più importante: le energie rinnovabili da sole non saranno sufficienti e, per loro natura, non garantiscono la quantità e la stabilità del flusso necessario ad alimentare data center sempre più grandi.
In altre parole, la questione energetica non è solo un problema di business: è una questione nazionale.
Si consideri che la vicina Francia sta avviando un programma di costruzione di 14 nuove centrali nucleari proprio per soddisfare la crescente domanda derivante, tra l’altro, dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Quindi la domanda è: cosa possono fare le aziende? Rinnovarsi, ripensare la propria IT per renderla responsabile, efficiente ed ecosostenibile. È proprio questo il mandato della Green IT, che consiste nel ripensare tutta l’ICT in modo che le risorse informatiche diventino sostenibili dal punto di vista ambientale.
Le infrastrutture HW dovranno essere rinnovate con soluzioni che consumino la minor quantità possibile di energia e le applicazioni che vi insistono dovranno essere riprogettate per fare l’uso più efficiente possibile di quell’hardware, riducendo potenzialmente a zero lo spreco di risorse. Assisteremo all’emergere di nuove architetture che soddisfano le esigenze di resilienza, elasticità e reattività, pur essendo estremamente efficienti nell’uso delle risorse. Probabilmente assisteremo anche alla nascita di nuovi linguaggi in grado di ottimizzare ulteriormente il consumo energetico. Ma tutto questo darà anche alle aziende l’opportunità di progettare e modernizzare il modo in cui interagiscono con l’utente finale, fornendo ai loro clienti applicazioni completamente nuove: e questo sarà tanto più evidente quanto più vecchie sono le applicazioni di partenza. Quindi, oltre a creare un IT più sostenibile, questo processo, se gestito bene, può portare a clienti più fedeli.
QUAL È L’APPROCCIO DI BITROCK IN QUESTO CAMPO E COME AFFRONTA LA SFIDA DELLE AZIENDE CHE ADOTTANO PRATICHE ‘GREEN’ NELLA TECNOLOGIA?
Noi di Bitrock ci impegniamo a diventare un punto di riferimento nella comunità IT per il Green Computing. Questo perché crediamo che, nel contesto del cambiamento climatico ormai evidente, tutti debbano fare la loro parte. E non sono solo i dirigenti di Bitrock a pensarla così, ma è un sentimento diffuso in tutto il team. Quindi non solo le nostre applicazioni saranno ecologiche, ma aiuteremo anche le aziende a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità.
Per farlo in modo efficace, abbiamo definito un nostro quadro di riferimento derivato dalla nostra conoscenza della tecnologia e della sostenibilità. Questo quadro si compone di tre fasi distinte:
- Assessment
- Action
- Maintenance
Assessment è la fase preliminare; mira a misurare le emissioni di carbonio del sistema analizzato. Per “sistema” si intende un’applicazione, un insieme di applicazioni o una parte del sistema informativo oggetto di interesse. Una volta definito il sistema, si procede all’analisi dei suoi componenti.
Il consumo viene misurato attraverso l’uso di sonde (agenti), cioè di codice che viene inserito nelle parti nevralgiche del sistema e che ha il solo scopo di raccogliere dati per definire il consumo. Il risultato di questa fase è una console che misura il consumo del sistema in tempo reale.
Actionables è la fase in cui Bitrock interviene nel codice per adeguare l’impronta agli obiettivi fissati dall’azienda. Per identificare le aree attivabili, gli ingegneri di Bitrock si basano sulle “pratiche di sostenibilità”, un insieme di metodologie e strategie progettate per ridurre l’impatto ambientale del software durante tutto il suo ciclo di vita. Ne sono un esempio l’ottimizzazione del codice e la gestione delle risorse.
Infine, Maintenance è la fase che definisce l’insieme di processi e procedure che verranno utilizzati per monitorare l’impronta e adattarla nel tempo per soddisfare gli obiettivi fissati dall’organizzazione. I deliverables di questa fase possono essere sia un insieme di procedure che istruiscono l’azienda su come monitorare e intervenire in caso di deviazione dalla propria impronta, sia un supporto continuo per tutte le figure necessarie ad accompagnare l’azienda nel suo percorso di trasformazione verso la sostenibilità.
Conclusioni
La Green IT offre un percorso verso un futuro sostenibile per la tecnologia. Adottando pratiche di Green IT, le organizzazioni possono non solo ridurre il loro impatto ambientale, ma anche potenzialmente migliorare l’efficienza e la fedeltà dei clienti.
Frameworks come quelli di Bitrock, che si concentrano sulla misurazione, l’ottimizzazione e il mantenimento dell’impronta ambientale di un sistema, possono consentire alle organizzazioni di iniziare questa trasformazione. Con il passare del tempo, il Green IT svolgerà un ruolo fondamentale nel garantire che i progressi tecnologici siano realizzati in modo responsabile dal punto di vista ambientale.
Sei curioso di sapere come il Green IT può aiutare la tua azienda e come l’Intelligenza Artificiale può essere eco-compatibile? Ascolta il nostro ultimo episodio del podcast Bitrock Tech Radio che approfondisce questi argomenti o contatta uno dei nostri ingegneri e consulenti esperti.
Autore: Marco Veronese, Chief Operating Officer @ Bitrock