Le architetture event-driven costituiscono un modello architettonico in cui il flusso del sistema è guidato da eventi, come messaggi o cambiamenti di stato, consentendo ai componenti accoppiati in modo flessibile di comunicare e rispondere agli eventi in modo asincrono. I microservizi d’altro canto, sono uno stile progettuale che prevede la divisione dell’applicazione in un insieme di piccoli servizi indipendenti tra loro, ognuno dei quali si concentra su una specifica funzionalità aziendale, consentendo scalabilità, flessibilità e distribuzione indipendente.
Tra i benefici dell’architettura event-driven e dei microservizi possiamo citare:
Scalabilità
Utilizzando un’architettura event-driven a microservizi è facile scalare i diversi componenti del sistema in modo indipendente, in base al loro carico di lavoro.
Agilità
I sistemi event-driven si adattano maggiormente ai cambiamenti in quanto il sistema può facilmente essere modificato o esteso aggiungendo componenti che rispondono a determinati eventi..
Loose coupling
Le architetture event-driven a microservizi garantiscono legami liberi tra i componenti, riducendo gli impatti di possibili cambiamenti e garantendone il mantenimento.
Resilienza
Le architetture event-driven sono maggiormente resilienti ai fallimenti in quanto l’operatività del sistema è garantita anche nei casi in cui alcuni componenti non sono disponibili.
Le architetture event-driven sono utilizzati in un’ampia varietà di sistemi, incluse applicazioni aziendali, sistemi IoT - Internet of Things - e Event-driven Architecture. Tra i più noti tool e framework di implementazione di questo genere di architetture troviamo Apache Kafka, uno dei tool più utilizzati in Bitrock.