Spunti dalla DevWorld Conference 2024

Il team Engineering di Bitrock ha avuto l’opportunità di partecipare alla DevWorld Conference 2024 nella splendida città di Amsterdam alla fine di febbraio. Durante l’evento hanno avuto l’opportunità di incontrare numerose aziende presso gli stand e di discutere del presente e del futuro del mondo IT. Hanno assistito a numerosi interventi che hanno riguardato molti aspetti, dalle discussioni su WebAssembly (WASM) e WebAssembly System Interface (WASI) a nuovi interessanti modi di abbracciare e concentrarsi sul concetto di Green IT, la conferenza ha fornito ai partecipanti preziose intuizioni e conoscenze. Ecco una sintesi di alcuni degli interventi più interessanti.

Un cloud più verde ed economico con Serverless WebAssembly

WebAssembly (WASM) ha riscosso una notevole attenzione nella comunità degli sviluppatori per il suo potenziale di rivoluzionare lo sviluppo di applicazioni web.

Alla conferenza, una delle sessioni ha evidenziato i vantaggi di WASM e del suo standard di riferimento, WebAssembly System Interface (WASI). WASM offre agli sviluppatori un’alternativa al tradizionale JavaScript, consentendo loro di compilare codice scritto in linguaggi come C, C++ o Rust in un formato binario che può essere eseguito nei browser Web. Questo approccio apre nuove possibilità per migliorare le prestazioni e l’utilizzo delle risorse delle applicazioni Web rispetto alle applicazioni JavaScript standard. 

Con WASI è possibile fornire l’accesso a diverse funzionalità simili a quelle dei sistemi operativi, tra cui file e file system, socket Berkeley, orologi e numeri casuali, che verranno abilitati con WASM al di fuori dell’ecosistema originale dei browser.

Durante la sessione è stato fatto un affascinante confronto tra l’esecuzione di un’applicazione WASI e l’esecuzione della stessa applicazione tramite container Docker. I dati presentati alla conferenza hanno mostrato varie metriche, come il tempo di avvio, le prestazioni e l’utilizzo delle risorse, e hanno evidenziato come WASM abbia prestazioni molto simili a quelle del codice nativo rispetto all’esecuzione di applicazioni in un container Docker. Questo confronto mette in evidenza i vantaggi e i compromessi di ciascun approccio, fornendo preziose indicazioni agli sviluppatori che stanno valutando l’adozione di WASM/WASI nei loro progetti.

Autoscaling event-driven per Serverless Java

Un altro argomento interessante discusso alla conferenza è stato l’autoscaling di applicazioni Java serverless su Kubernetes. La sessione ha introdotto i partecipanti a concetti quali Horizontal Pod Autoscaler (HPA) e ha evidenziato le sfide e le soluzioni per scalare dinamicamente le applicazioni Java in un ambiente Kubernetes.

Uno dei punti salienti è stata l’introduzione di KEDA (Kubernetes-based Event-Driven Autoscaling), che fornisce una soluzione robusta per l’autoscaling delle applicazioni in base a metriche personalizzate. KEDA supporta un’ampia gamma di adattatori di metriche esterni, tra cui Prometheus e Kafka, consentendo agli sviluppatori di scalare le applicazioni sulla base di dati in tempo reale provenienti da più fonti contemporaneamente. Inoltre, la sessione ha presentato Knative, una piattaforma basata su Kubernetes per la creazione e la distribuzione di applicazioni serverless. Knative semplifica l’implementazione e la gestione dei carichi di lavoro serverless su Kubernetes, con funzionalità quali lo scale-to-zero e lo scaling guidato dalle richieste per un utilizzo efficiente delle risorse.

Da 0 a 15 milioni di utenti: un viaggio tecnologico su come scalare un’applicazione mobile in tutti i Paesi

In questa sessione, i rappresentanti di ING hanno condiviso le loro esperienze di scalabilità di applicazioni mobili in più Paesi e team. I punti salienti della sessione sono stati:

  • Organizzazione dei progetti in base ai contributi: I team di ING hanno organizzato i progetti in base ai contributi, con ciascun team proprietario di moduli specifici dell’applicazione. Hanno adottato un unico repository di codice nativo condiviso e hanno seguito pratiche di sviluppo basate su trunk.
  • Organizzazione orientata al prodotto: ING ha enfatizzato l’organizzazione intorno al prodotto piuttosto che l’autonomia, con micro-team responsabili della codifica, dei test e dell’unione delle modifiche. I team della piattaforma si sono assunti la responsabilità delle operazioni successive al rilascio in produzione, consentendo ai team temporanei di affrontare problemi specifici e poi di sciogliersi.
  • Piattaforma tecnologica modulare: ING ha puntato a diventare una piattaforma tecnologica modulare, utilizzando un sistema di progettazione unificato e integrando i servizi di altri dipartimenti, come i servizi di sicurezza e di database.
  • Standardizzazione per la personalizzazione globale: I moduli sono stati standardizzati per la personalizzazione globale, consentendo l’abilitazione di funzionalità opzionali in base ai requisiti aziendali specifici del Paese.
  • Abilitazione della configurazione locale: La configurazione locale è stata abilitata attraverso widget web incorporati e distribuzioni autonome, consentendo una personalizzazione specifica per ogni Paese.
  • Una sola applicazione, un solo repository: ING ha adottato un approccio one app = one repository, enfatizzando ulteriormente le pratiche di sviluppo basate sul trunk.

Come funzionano davvero LLM e IA generativa

L’IA è un tema molto caldo nel mondo dell’IT e naturalmente al DevWorld se ne è parlato molto. Una di queste sessioni è stata dedicata all’esplorazione di Google Gemini, un modello di IA multimodale progettato per gestire compiti complessi come l’IA conversazionale e la comprensione del linguaggio naturale, e di Gemma, una famiglia di modelli aperti leggeri.

Google Gemini fornisce un potente framework per la creazione di applicazioni di IA che richiedono la comprensione del contesto attraverso diverse modalità, tra cui testo, immagini e audio. Sviluppato da Google DeepMind e da altri team di Google, Gemma rappresenta gli ultimi progressi nella tecnologia dell’IA, fornendo a sviluppatori e ricercatori modelli leggeri ma all’avanguardia, ottimizzati per le prestazioni su più piattaforme hardware e incentrati su sicurezza e affidabilità.

I partecipanti hanno appreso le diverse versioni di Google Gemini e i suoi potenziali casi d’uso, tra cui l’automazione di attività come l’ordinazione al drive-through dei ristoranti.

Come superare il rumore e guardare alla fisica dietro la sostenibilità del cloud

Ultimo ma non meno interessante intervento sul Green IT, LeafCloud è salito sul palco per presentare il suo approccio pionieristico al cloud computing e alla sostenibilità. Installando data center in edifici residenziali e utilizzando il calore generato dai server per riscaldare le case e fornire acqua calda, LeafCloud sta ridefinendo il modo di pensare ai servizi cloud e alla responsabilità ambientale. Il Chief Sustainability Officer di LeafCloud ha condiviso con noi l’impegno dell’azienda nei confronti della sostenibilità e ha spiegato come il design unico dell’infrastruttura massimizzi l’efficienza energetica e fornisca al contempo servizi cloud affidabili. Integrando i data center in edifici residenziali, LeafCloud riduce al minimo l’impatto ambientale e migliora l’utilizzo delle risorse, creando un futuro più sostenibile per il cloud computing.

L’approccio innovativo di LeafCloud non solo riduce gli sprechi energetici, ma contribuisce anche alla creazione di ecosistemi urbani più resilienti ed efficienti, dimostrando il potenziale della tecnologia nel guidare un cambiamento positivo.

Conclusioni

In conclusione, la DevWorld Conference 2024 ha offerto uno sguardo all’entusiasmante futuro dello sviluppo web con WASM/WASI, architetture serverless e potenti strumenti AI come Google Gemini e Gemma. Inoltre, la conferenza ha evidenziato la crescente importanza del Green IT con l’approccio innovativo di LeafCloud al cloud computing sostenibile. Partecipando a questo evento, il team Engineering di Bitrock ha acquisito preziose conoscenze che influenzeranno senza dubbio i loro progetti futuri.


Autore: Simone Esposito, Team Leader e Software Engineer @ Bitrock

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